Alternanza scuola lavoro e sicurezza

L’entrata in vigore del Decreto Lavoro ha riportato alla ribalta un tema essenziale lato sicurezza: la gestione dei rapporti di alternanza scuola lavoro. Che cosa bisogna fare? Cosa cambia rispetto al passato?

Le imprese iscritte nel registro nazionale per l'alternanza integrano il proprio documento di valutazione dei rischi con un'apposita sezione.

Decreto 48/2023: alternanza scuola lavoro e sicurezza

L’articolo 17 del Decreto Lavoro, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 04 maggio 2023 ed entrato in vigore il giorno successivo, ha introdotto il comma 784-quater all’art.1 della Legge 145 del 30/12/2018, che recita:

Le imprese iscritte nel registro nazionale per l’alternanza integrano il proprio documento di valutazione dei rischi con un’apposita sezione ove sono indicate le misure specifiche di prevenzione dei rischi e i dispositivi di protezione individuale da adottare per gli studenti nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. L’integrazione al documento di valutazione dei rischi è fornita all’istituzione scolastica ed è allegata alla Convenzione.

Serve una valutazione del rischio specifica perché gli studenti, per questioni di età e di esperienza, potrebbero trovarsi a svolgere attività che non si inquadrano perfettamente in quelle previste per le mansioni definite per i lavoratori dipendenti.

Cosa cambia rispetto al passato?

Si tratta certamente di una modifica importante del testo di legge relativo all’alternanza scuola lavoro, nella misura in cui rende esplicito l’obbligo di valutazione dei rischi, il suo contenuto e le modalità di condivisione tra l’istituto scolastico e l’azienda. Di fatto, però, non è una vera e propria novità sul fronte della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: la definizione di lavoratore contenuta nel Testo Unico Sicurezza faceva già ricadere gli studenti in alternanza tra i soggetti rispetto ai quali il datore di lavoro avrebbe dovuto effettuare la valutazione dei rischi, e non sono rare le imprese in possesso di un DVR comprensivo della valutazione specifica di questa attività.

Perché una valutazione specifica per l’alternanza scuola lavoro?

Perché gli studenti, per questioni di età e di esperienza, potrebbero trovarsi a svolgere attività che non si inquadrano perfettamente in quelle previste per le mansioni definite per i lavoratori dipendenti: una prima necessità potrebbe proprio essere quella di precisare i confini della loro operatività in azienda.

La definizione di lavoratore contenuta nel Testo Unico Sicurezza faceva già ricadere gli studenti in alternanza tra i soggetti rispetto ai quali il datore di lavoro avrebbe dovuto effettuare la valutazione dei rischi.

Ne seguirebbe una diversa identificazione dei pericoli a cui possono essere esposti e una diversa quantificazione dei rischi associati. Per cui le misure di prevenzione e protezione potrebbero essere tipiche, cioè diverse rispetto a quelle associate alle altre mansioni lavorative.

Il fatto che la valutazione debba essere specifica, non significa che sia necessario produrre un allegato al DVR. Al contrario, si può pensare a un capitolo dedicato oppure a una sezione del documento principale. Il fatto di rendere la valutazione autonoma rispetto al documentazione principale ha però il vantaggio di semplificare lo scambio con l’istituto scolastico e di contenere la quantità di informazioni aziendali che vengono trasferite all’esterno, a integrazione della convenzione scuola-azienda.

L'integrazione del DVR relativa all'alternanza scuola lavoro deve essere allegata alla convenzione tra scuola e impresa.

L’importanza dello scambio informativo

L’aspetto che ritengo più rilevante rispetto a questa novità normativa, è invece lo scambio documentale tra azienda e istituto scolastico, la cui finalità deve essere di coordinamento piuttosto che di mero passaggio di carte. Lo studente in alternanza scuola lavoro si trova infatti in una condizione intermedia tra scuola e lavoro, senza essere mero visitatore in azienda ma neppure pienamente inserito nelle dinamiche aziendali. Il coordinamento tra scuola e azienda ha quindi la possibilità di mantenere aperti due canali di vigilanza e di sensibilizzazione, a tutela effettiva dello studente.

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