Oggi entriamo nel mondo dei lavori elettrici, per i quali il datore di lavoro deve nominare formalmente il personale quale esperto (PES), avvertito (PAV) o idoneo ai lavori in bassa tensione (PEI) in funzione del possesso di requisiti di istruzione, esperienza e formazione. In particolare, il datore di lavoro che voglia avere garanzia del possesso della formazione teorica del personale può fargli frequentare il corso PES PAV PEI.
L’aspetto che però risulta meno chiaro è se questo corso debba essere aggiornato come ogni altro corso in materia di salute e sicurezza e, nel caso, ogni quanto si debba provvedere.
L’aggiornamento del corso PES PAV PEI
Il riferimento per la definizione del corso PES PAV PEI non è il testo unico sicurezza ma la norma tecnica CEI 11-27. L’edizione 2021 della norma ha definitivo una frequenza di aggiornamento quinquennale per la formazione in questione.
A questo si aggiunge un dettaglio importante: lo standard è soggetto a revisioni e successive edizioni (l’ultima è del settembre 2021, la prima è dell’aprile del 1993). Questo significa che eventuali aggiornamenti della norma di riferimento dovranno essere oggetto di un aggiornamento della formazione, qualora non coincidano con la scadenza quinquennale.
Considerato comunque che la formazione è finalizzata a garantire l’idoneità dei lavoratori a svolgere lavori elettrici, comprendo e condivido il consiglio di chi propone aggiornamenti quinquennali del corso PES PAV PEI. Al di là del parere personale, per altro, ci sono all’orizzonte novità che potrebbe richiedere a tutti di cambiare passo nell’aggiornamento di questa formazione.
La quinta edizione della norma CEI 11-27
Per quanto riguarda la formazione per PES PAV (paragrafo 4.15.5 “Requisiti formativi minimi per PES e PAV“), l’ultima edizione dello standard di riferimento ha introdotto un vincolo non solo in relazione alla frequenza di aggiornamento, ma anche in termini di durata dello stesso:
La formazione deve essere aggiornata con cadenza almeno quinquennale per un numero di ore non inferiore a quattro, trattando argomenti relativi l’ambito specifico del lavoro elettrico dei discenti.
Diverso è il caso del corso PEI, invece, per il quale lo standard raccomanda una formazione iniziale di durata minima di 4 ore e prevede che il mantenimento dell’idoneità sia legato a pratica e addestramento successivi. Considerando però che la formazione per PEI è aggiuntiva rispetto a quella per PES e PAV, sarà necessario provvedere all’aggiornamento quinquennale per questi ruoli perché si possa svolgere quello superiore.
In termini operativi, poi, gli enti di formazione tendono a proporre un corso complessivo PES-PAV-PEI e un relativo aggiornamento quinquennale, quindi la gestione delle iscrizione delle scadenze risulta di fatto semplificato. La logica è di fornire tutti i requisiti teorici al discente, lasciando al datore di lavoro la responsabilità di individuare il profilo corretto per il singolo lavoratore, sulla base delle caratteristiche personali e di esperienza.